Pubblico mio il messaggio di risposta al sito http://nerviano.blogspot.com/2008/05/abbazia-la-colorina.html#comment-form , nella speranza che non venga censurato dallo stesso.
…ho scritto un tema… …perdonatemi.
Premessa: Ieri sera avevo già tempestivamente risposto ad Alessandro su cosa intendo per soluzioni opportune, tuttavia non ho trovato (finora) il mio intervento. Sarà per via del mio anonimato, prontamente giustificato e forse non accolto. Evidentemente la forma prende il sopravvento sulla sostanza. E’ anche vero che viene espressamente chiesto il NON anonimato, tuttavia se pubblicate il mio primo messaggio, mi date anche la possibilità di rispondere. O tutto o niente insomma ;-). Ma non voglio creare ulteriori provocazioni, che non sono certamente nella mia intenzione. Voglio semplicemente ragionare e riscrivere i concetti della mia risposta ad Alessandro e poi risponderò anche a Sergio.
Per più opportune intendo quelle soluzioni approvate dagli addetti ai lavori che fino a prova contraria hanno titoli, qualifiche e competenze per farlo… …quelli che qualcuno di voi ha definito “imbianchini” per intenderci. Le vedo inoltre opportune da un punto soggettivo e del tutto personale. Essendo io ignorante in materia artistica, ma conoscendo l’iter burocratico che occorre per tali progetti, in buona fede accetto le soluzioni degli esperti.
Se poi ci fossero dei dubbi, ciascuno è libero di farlo, purché si argomentino con materiale specifico e fondato, e fino a quando non ho una documentazione che me li dimostra non mi metto a sparare sentenze ne palesi (vedi “son tutti incompetenti, imbianchini, ecc.) ne tantomeno sottili come nel caso di questo post che a me dà l’impressione di essere fuorviante e privo di sostanza. L’associazione degli elementi: Abbazia della Colorina=sottotitolo Dio la salvi; collegamento ad una generica pagina dei beni culturali e i primi due commenti, oltre ad essere tendenti all’accusatorio, sono privi di un qualsiasi elemento probatorio. Sembra più una “prima pagina” di giornale che vuole catturare l’attenzione del lettore… …sul nulla. Con questo voglio semplicemente dire che il progetto che state portando avanti è apprezzabile, non è da tutti interessarsi alla cosa pubblica, tuttavia contesto i mezzi e la forma che potrebbero ritorcer visi contro agli occhi di un osservatore critico. Quest’ultimo vi darebbe più retta se esponete sul sito il parere degli esperti X e Y che avvalorano la vostra tesi, se avete fatto una ricerca sul lavoro svolto, ascoltato le persone coinvolte, fatto domande ai restauratori (ad ex: perché avete scelto quel colore? Che tipo di intervento avete fatto?), ecc.
Ripeto, con questo voglio solo dire che prima di indignarsi sarebbe opportuno informarsi sulla realtà dei fatti. Con il mio primo messaggio volevo solo rispondere a Germano: se davvero la facciata fosse uno scempio, i beni culturali sarebbero già intervenuti. Intervengono per errori impercettibili figuriamoci per una facciata del 1700 che dà sulla Statale del Sempione. Ho linkato inoltre la delibera dello stanziamento da parte del senato (atto reperibile in 2 minuti mettendo su google “colorina” ”nerviano”) dal quale si può dedurre che se lo Stato mette i soldi vorrebbe in corrispettivo una debita giustificazione – attraverso gli organi di garanzia e in questo caso direttamente dal Ministero specifico.
Concludo che nessuno toglie la libertà di esprimersi per quanto riguarda il gusto personale, purché appunto non si danneggi la credibilità professionale delle persone coinvolte o mettendo in discussione (sempre senza elementi probanti) l’autorità e la legalità come gli eccessi di Sergio.
Cordialmente.
…ho scritto un tema… …perdonatemi.
Premessa: Ieri sera avevo già tempestivamente risposto ad Alessandro su cosa intendo per soluzioni opportune, tuttavia non ho trovato (finora) il mio intervento. Sarà per via del mio anonimato, prontamente giustificato e forse non accolto. Evidentemente la forma prende il sopravvento sulla sostanza. E’ anche vero che viene espressamente chiesto il NON anonimato, tuttavia se pubblicate il mio primo messaggio, mi date anche la possibilità di rispondere. O tutto o niente insomma ;-). Ma non voglio creare ulteriori provocazioni, che non sono certamente nella mia intenzione. Voglio semplicemente ragionare e riscrivere i concetti della mia risposta ad Alessandro e poi risponderò anche a Sergio.
Per più opportune intendo quelle soluzioni approvate dagli addetti ai lavori che fino a prova contraria hanno titoli, qualifiche e competenze per farlo… …quelli che qualcuno di voi ha definito “imbianchini” per intenderci. Le vedo inoltre opportune da un punto soggettivo e del tutto personale. Essendo io ignorante in materia artistica, ma conoscendo l’iter burocratico che occorre per tali progetti, in buona fede accetto le soluzioni degli esperti.
Se poi ci fossero dei dubbi, ciascuno è libero di farlo, purché si argomentino con materiale specifico e fondato, e fino a quando non ho una documentazione che me li dimostra non mi metto a sparare sentenze ne palesi (vedi “son tutti incompetenti, imbianchini, ecc.) ne tantomeno sottili come nel caso di questo post che a me dà l’impressione di essere fuorviante e privo di sostanza. L’associazione degli elementi: Abbazia della Colorina=sottotitolo Dio la salvi; collegamento ad una generica pagina dei beni culturali e i primi due commenti, oltre ad essere tendenti all’accusatorio, sono privi di un qualsiasi elemento probatorio. Sembra più una “prima pagina” di giornale che vuole catturare l’attenzione del lettore… …sul nulla. Con questo voglio semplicemente dire che il progetto che state portando avanti è apprezzabile, non è da tutti interessarsi alla cosa pubblica, tuttavia contesto i mezzi e la forma che potrebbero ritorcer visi contro agli occhi di un osservatore critico. Quest’ultimo vi darebbe più retta se esponete sul sito il parere degli esperti X e Y che avvalorano la vostra tesi, se avete fatto una ricerca sul lavoro svolto, ascoltato le persone coinvolte, fatto domande ai restauratori (ad ex: perché avete scelto quel colore? Che tipo di intervento avete fatto?), ecc.
Ripeto, con questo voglio solo dire che prima di indignarsi sarebbe opportuno informarsi sulla realtà dei fatti. Con il mio primo messaggio volevo solo rispondere a Germano: se davvero la facciata fosse uno scempio, i beni culturali sarebbero già intervenuti. Intervengono per errori impercettibili figuriamoci per una facciata del 1700 che dà sulla Statale del Sempione. Ho linkato inoltre la delibera dello stanziamento da parte del senato (atto reperibile in 2 minuti mettendo su google “colorina” ”nerviano”) dal quale si può dedurre che se lo Stato mette i soldi vorrebbe in corrispettivo una debita giustificazione – attraverso gli organi di garanzia e in questo caso direttamente dal Ministero specifico.
Concludo che nessuno toglie la libertà di esprimersi per quanto riguarda il gusto personale, purché appunto non si danneggi la credibilità professionale delle persone coinvolte o mettendo in discussione (sempre senza elementi probanti) l’autorità e la legalità come gli eccessi di Sergio.
Cordialmente.